Spesso la narrazione comune ci descrive la figura del grande imprenditore come un uomo o una donna, soli al comando, figure che affrontano il mercato e le sue sfide in modo risoluto, quasi “tutto d’un pezzo”.

Ma è davvero così?

Nello scorso articolo abbiamo parlato di volo, di aerei, di modi di elevarsi. Nel cercare di dare una risposta a questa domanda ci sono venuti in mente due animali, che in qualche modo hanno a che fare con il volo…o meglio hanno le ali.

Il primo è il gallo, con il suo modo di mettersi al centro dell’attenzione, di emettere suoni sempre più forti di quelli degli altri, di spiccare e di differenziarsi tra tutti gli altri animali del cortile.

Il secondo è l’oca, un animale che nell’immaginario collettivo spesso viene declassato ad animale poco intelligente ma che invece presenta delle capacità straordinarie soprattutto quando si parla di gruppo e di sostegno.

Il prossimo autunno, quando vedrete le oche selvatiche puntare verso sud per l’inverno in formazione di volo a V, potrete riflettere su ciò che la scienza ha scoperto riguardo al motivo per cui volano in quel modo. Quando ciascun uccello sbatte le ali, crea una spinta verso l’alto per l’uccello subito dietro. Volando in formazione a V, l’intero stormo aumenta l’autonomia di volo di almeno il 71% rispetto ad un uccello che vola da solo.

Coloro che condividono una direzione comune e un senso di comunità, arrivano dove vogliono più rapidamente e facilmente, perché viaggiano sulla spinta l’uno dell’altro.

Quando un’oca si stacca dalla formazione, avverte improvvisamente la resistenza aerodinamica nel cercare di volare da sola e, rapidamente, si rimette in formazione per sfruttare la potenza di sollevamento dell’oca davanti. (…).

Quando la prima oca si stanca, si sposta lateralmente e un’altra oca prende il suo posto alla guida. Le oche dietro gridano per incoraggiare quelle davanti a mantenere la velocità.

Perché abbiamo voluto condividere questa storia? Perché rappresenta, metaforicamente, la storia che aziende e imprenditori vivono giorno dopo giorno.

Che cos’è un’azienda senza la collaborazione di tutte le persone che ne fanno parte?

Che cosa accade se all’interno del gruppo non c’è ascolto? E se non c’è dialogo?

Che cos’è un imprenditore se non un leader capace di tenere ben unita quella formazione che può determinare la velocità, o la lentezza, della sua azienda?